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Respiro Flegreo

Le patologie che riguardano l'apparato respiratorio hanno un'elevata prevalenza nella popolazione generale, coinvolgendo circa 10 milioni di persone in Italia, rappresentando dunque un serio problema di Sanità Pubblica di forte impatto socioeconomico.

Il governo clinico delle patologie respiratorie ha come obiettivo principale la buona conoscenza dei percorsi diagnostico-terapeutici e loro efficace ed efficiente adozione. Un percorso diagnostico adeguato, la valutazione dello stadio di gravità della malattia, l'impostazione di una terapia razionale comprendente anche l'educazione del paziente e un programma di monitoraggio, dovrebbero costituire i passaggi attraverso cui realizzare un percorso medico corretto per un migliore controllo sulla gestione dei farmaci e la conseguente migliore sostenibilità della spesa sanitaria. Purtroppo i dati nazionali indicano come esista una notevole errore di stima da parte della medicina generale in tema di gestione delle forme respiratorie cronico-persistenti, sia in senso diagnostico che terapeutico, e come siano ancora lontani dalle ormai consolidate stime epidemiologiche i dati relativi di prevalenza ed incidenza: ciò consente facilmente di immaginare un livello di gestione clinica altrettanto poco aderente a quanto previsto dalle linee guida internazionali sull'argomento. L'appropriatezza diagnostica e prescrittiva sono, peraltro, di importanza fondamentale per raggiungere gli obiettivi terapeutici e per ottimizzare l'uso delle risorse nei sistemi sanitari.

La corretta diagnosi delle malattie respiratorie ostruttive, asma e BPCO, richiede la integrazione di elementi clinici e funzionali. La mancanza degli uni o degli altri determina non solo la possibilità di errori di inquadramento delle singole affezioni, ma anche la sostanziale impossibilità di definire il livello di gravità della patologia generando significativa inappropriatezza nel trattamento farmacologico.

E' ampiamente documentato che la percentuale di pazienti con diagnosi di asma e BPCO che hanno eseguito un esame spirometrico è assolutamente inadeguato { mediamente il 30% dei pazienti). La conseguenza è che una alta percentuale di pazienti viene regolarmente trattata senza una conferma diagnostica adeguata e con una significativa approssimazione sul livello di gravità dell'affezione : conseguenza è una condizione diffusa di possibile sovra o sottotrattamento.

Altro elemento rilevante è la elevata percentuale di soggetti a rischio che, soprattutto nel caso della BPCO, sono misconosciuti: si calcola che circa i 2/3 dei pazienti siano senza diagnosi. In sostanza gran parte della patologia rimane sommersa e rischia di emergere solo in fasi relativamente avanzate di gravità quando le possibilità di intervento si riducono significativamente.

Una delle cause, anche se non l'unica, di tale situazione è la scarsa utilizzazione della diagnostica funzionale respiratoria sia nell'iter diagnostico delle malattie ostruttive che nel "case finding".

Da queste considerazioni è nato il progetto “Respiro Flegreo” che si propone di mettere a disposizione dei medici della Cooperativa Progetto Leonardo la possibilità di effettuare l’esame spirometrico con eventuale test di reversibilità senza liste di attesa per quei pazienti ai quali sia stata diagnosticata l’asma ed il BPCO e che non abbiamo praticato un esame spirometrico completo.

Il progetto si avvale dalla collaborazione con la nostra Coop dell’UOC Farmacoeconomia della ASL NA2 Nord diretta dal dott. Vincenzo D’Agostino e dell’UO di Struttura Complessa di Pneumologia I e di Fisiopatologia dell’AORN “a. Cardarelli” diretta dal dott. Fausto de Michele.
I pazienti eleggibili come sopra accennato saranno:

  • [1] Pazienti con diagnosi di asma e/o BPCO alla data di inizio dello studio che non hanno effettuato una spirometria completa (elenco fornito inviato alla casella PEC del singolo medico dal Team informatico della Coop);
  • [2] Soggetti di entrambi i sessi con età > 45 anni fumatori o ex-fumatori o con anamnesi positiva di esposizione cronica ambientale o lavorativa a polveri e/o sostanze gassose nocive;
  • [3] Pazienti con familiarità per asma o rinite allergica;
  • [4] Pazienti obesi (BMI>30);
  • [5] Pazienti affetti da rinite allergica.